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Pasticciotti di zia Giulia








"Ogni anno, in questi giorni,non stavo più nella pelle aspettando che arrivassero.E quando, finalmente,scorgevo da dietro la finestra della casa di nonna Rosa, su per gli scalini del paese,la cameriera di zia Giulia,con la grande cesta sul capo,ricoperta dall'immacolato tovagliolo di lino,era ogni volta un frullare di cuore..."


da "Il quaderno della mamma"

di Rosetta Finocchiaro







Ogni Natale, immancabilmente, mia madre fa questi biscotti. E , ogni volta, ce ne racconta la storia: Cesare, suo nonno, era il farmacista di un piccolo paese dei Nebrodi, Librizzi. Benvoluto da tutti, spesso preferiva non farsi pagare da chi si rivolgeva a lui per un consiglio o un parere. Ecco che quindi, soprattutto a Natale, c'era chi desiderava sdebitarsi con un po' del proprio vino, un salame fatto in casa, dei biscotti.

Come in questo caso.

I pasticciotti di zia Giulia rimarranno nei ricordi e nel cuore di noi tutti, perché, oltre ad essere un friabilissimo scrigno di frutta secca e cacao, mia madre ne racconta in maniera da farci tornare in un istante bambini, con il naso schiacciato ai vetri di quella finestra, in attesa della grande cesta piena di dolcezze e di amore.

In attesa del Natale.


Ingredienti


Per la frolla:

500 g di farina

200 g di strutto( o burro)

150 g di zucchero

Vino bianco q.b.( io Marsala)

Per la farcia:

150 g di frutta secca( mandorle, nocciole, noci. I fichi secchi sono facoltativi)

125 g di zucchero

50 g di cacao amaro

Noce moscata

Vaniglia

Pochissima acqua calda


Procedimento


Versate in una ciotola la farina e lavoratela insieme al grasso, strofinando il composto fra le dita. Fate la fontana, unite lo zucchero, i tuorli e cominciate ad impastare , unendo tanto vino quanto sarà necessario per ottenere un composto liscio e sodo. Non lavorate troppo l'impasto. Mettetelo a riposare e dedicatevi alla

farcia. Tritate a coltello la frutta secca e, ottenuto un trito abbastanza fine, versatelo in una ciotola, unendo il cacao, lo zucchero, i semi della vaniglia , una grattugiata di noce moscata e pochissima acqua calda. Dovrete ricavare una farcia soda e asciutta. Sul piano infarinato stendete, non troppo sottilmente, la pasta preparata in precedenza e, con l'aiuto di un coppapasta ( le indicazioni di mia madre suggeriscono l'uso di un piattino da caffè, ma io ho fatto i pasticciotti un po' più piccoli di quelli che mandava zia Giulia),ricavatene dei dischi. Farcitene la metà con il ripieno preparato e ricopriteli, pressando bene con i polpastrelli lungo la circonferenza, con i dischi di pasta rimanenti.

Disponeteli su di una placca ricoperta da carta forno ed infornate a 180° per una quindicina di minuti. Sfornati, fateli raffreddare su di una gratella e serviteli dopo averli cosparsi di zucchero a velo.






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